Zucca

Origine e diffusione

La zucca è una pianta monoica annuale a fusto rampicante o scandente. È originaria dei paesi caldi e quindi esigente in fatto di temperatura. Diverse sono le specie coltivate. Esse si distinguono per alcuni caratteri botanici, tra cui la forma e grossezza del frutto e del seme.

In botanica le zucche si suddividono in quattro specie: Cucurbita maxima - Cucurbita moschata - Cucurbita pepo - Cucurbita melanosperma.

In pratica si distinguono in Zucche da zucchini e Zucche da inverno.

La Zucca da zucchini appartiene alla specie Cucurbita pepo L.: ha portamento cespuglioso e va anche sotto il nome volgare di “Zucca d’Italia” o “Cocuzzella di Napoli”. Di essa si consumano i frutti tenerissimi, appena formati. Si utilizzano anche i fiori maschili quando sono ancora in boccio e che sono ottimi fritti.
Le Zucche da inverno a fusto rampicante appartengono alla specie Cucurbita maxima Duch. e Cucurbita moschata Duch.. La prima ha frutti sferoidali talvolta enormi, a buccia variamente colorata, polpa gialla, dolce. A questa specie appartengono anche le caratteristiche zucche a “turbante”.

La Cucurbita moscata si distingue dalla maxima per avere frutto allungato, oblungo o cilindrico, più o meno curvato all’apice, polpa consistente di colore giallo arancione.

 

Varietà

Zucche invernali (Cucurbita maxima)

“Zucca marina di Chioggia”: pianta a fusto (tralcio) lunghissimo. Frutto enorme rotondo, schiacciato ai poli, a spicchi molto marcati, buccia di colore verde, polpa giallo arancione.

“Zucca gialla mammouth”: varietà a frutto enorme schiacciato ai poli, con costole molto marcate, polpa gialla dolce.

“Zucca grigia di Bologna”: buona per marmellate.

“Zucca turbante”: varietà molto coltivata nell’Italia centrale e meridionale. Frutto grosso formato da una cupola di colore scuro da cui sporge una specie di calotta costoluta intensamente colorata di rosso arancione o d’altri colori.

Cucurbita moscata

“Zucca piena di Napoli”: pianta a tralcio molto sviluppato, foglie intere, verdi con chiazze grigiastre, frutto molto lungo, di forma cilindrica, ingrossato all’estremità e leggermente ricurvo, con buccia di colore giallo rossastro, polpa gialla, zuccherina.
Altre cultivar da zucchini sono:

“Nano verde scuro di Milano”, “Black beauty”, “Nano verde striato genovese”, “Striata di Sicilia”, “Store’s green F1”, “Diamant F1”, “Prokor F1”.

Gli F1 si prestano bene per le coltivazioni in serra, dove danno alte produzioni.
Zucca a fiasco: è poco diffusa e quindi possiamo trascurare la sua descrizione.

 

Tecnica colturale

Per la buona riuscita della coltura, la zucca deve essere coltivata in terreni fertili e freschi, ben preparati con un buon lavoro profondo 30-35 cm, seguito da accurati lavori superficiali di sminuzzamento e spianamento.

Concimazione

La zucca esige una concimazione completa che, a seconda delle qualità del terreno, potrà consistere nella somministrazione di 400-600 quintali di letame ben maturo, quintali 4-5 di fosfoazotati e 1-2 quintali di solfato potassico, o concimi più complessi come i ternari che apportano sia Azoto che Fosforo che Potassio, distribuiti su tutta la superficie o meglio in forma localizzata.

Semina

La semina, nella coltura normale delle “zucche da zucchini”, si inizia appena cessato il pericolo delle gelate tardive, si fa in posto e si protrae scalarmene fino ad agosto. Le zucche da inverno si seminano una sola volta in aprile-maggio.
Il seme viene messo in buchette alla distanza di 1 metro lungo un solchetto tracciato in precedenza col filo, sempre alla distanza di 1 metro per le zucche a cespuglio e fino a 2 metri per le zucche a tralcio di grande sviluppo. Nelle semine estive, in terreno asciutto, prima di mettere i semi si annaffia in fondo alla buchetta, ricoprendo poi con terra fina ed asciutta.

In ogni buchetta si mettono di solito 3 semi e sono necessari 300-500 grammi di seme per 100 m quadrati di terreno a coltura. Dopo qualche giorno dalla nascita, si fa il diradamento, lasciando una pianta per buchetta.

Cure colturali

Oltre alla cimatura delle zucche da inverno, sarà necessario, durante lo sviluppo delle piantine, fare delle accurate sarchiature e concimazioni in copertura con azotati o con fosfoazotati in ragione di 20-30 grammi per pianta a più riprese, e se necessario, abbondanti irrigazioni.

 

Raccolta e produzione

La raccolta degli zucchini è scalare ed è fatta al momento in cui il fiore che si lascia attaccato al frutto sta per schiudersi.

Le zucche da inverno si raccolgono ai primi d’ottobre e si conservano in locale asciutto e ventilato fino alla fine dell’inverno.

Coltura anticipata in serra fredda

Per la coltura anticipata in serra, si fa la semina ai primi di febbraio in contenitori che si mettono in cassone o in serra riscaldati.

Quando le piantine hanno due foglie vere si trasportano in serra ad una distanza ridotta da quella normale. La raccolta può iniziare dopo 70-80 giorni dalla semina e anche meno.

Coltura forzata invernale

La coltura forzata invernale della zucca può essere fatta in cassone ed in serra riscaldati con letti caldi fatti con letame di cavallo o con cascame di cotone come si pratica in Liguria o meglio con impianto ad acqua o aria calda automatizzati.
Per la coltura in “cassone”, nelle ordinarie condizioni di clima, si fa la semina verso il 10 gennaio, in fertil-pot o altri contenitori che si mettono in cassoncini con letto caldo o altrimenti riscaldato. Dopo 15-20 giorni le piantine sono pronte per il trapianto che si fa mettendo 4 zucche per metro quadrato di cassone. Negli spazi lasciati liberi dalle piantine si può seminare del basilico, quindi si annaffia con acqua dove è stato disciolto 1-2 grammi per litro di nitrato di calcio.

La raccolta può iniziare per San Giuseppe e si fa come si è detto per gli zucchini in coltura normale.

Avversità e parassiti

Nelle nostre condizioni di clima, le zucche possono essere danneggiate dalle gelate tardive e dalla siccità, se il terreno dove si fa la coltura non è irriguo.

Tra le malattie crittogamiche, la più temibile è il mal bianco che ricopre con un’efflorescenza biancastra tutte le foglie, che ingialliscono e seccano determinando quindi la morte della pianta.

Gli stessi effetti produce l’Erjsiphe polygoni.

Le due malattie si combattono con polverizzazioni di zolfo o con polisolfuri alcalini al 0,5%.

Difficilmente compaiono il Cladosporium cucumerinum e l’Antracnosi che possono essere controllati con cuprorganici.

Tra gli insetti sono nocivi i pidocchi delle cucurbitacee, che sono però facilmente distrutti con insetticidi a base d’esteri fosforici o con estratto di tabacco. Nelle coltivazioni in piena terra può far danni la zuccaiola (Grillotalpa grillotalpa) che si combatte con disinfestanti.