Ravanelli

Origine e diffusione

Il Ravanello o rapanello (Raphanus sativus L.) è una pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, coltivata per l'ipocotile ingrossato, comunemente chiamato radice, di sapore più o meno piccante e di consistenza piccante. In Italia è coltivato su una superficie di circa 1.000 ettari, per 3/4 in pieno campo e 1/4 in coltura protetta. Il prodotto è destinato soprattutto al mercato interno.

 

Caratteri botanici

La parte aerea si presenta con foglie lobate con margine irregolarmente seghettato. I fiori, muniti di quattro petali, sono di colore bianco, rosa o violetto; il frutto è una siliqua che racchiude semi rossastri, rotondi o leggermente allungati.

 

Esigenze ambientali

Predilige terreni sciolti e ben dotati di sostanza organica.

La coltivazione del ravanello si avvantaggia di terreni di medio impasto tendenzialmente calcarei, irrigui, e dotati di sostanza organica.

L’avvicendamento colturale è una pratica essenziale per la coltivazione del ravanello; se in coltura principale è da considerarsi da rinnovo, se in piccole superfici intercalare. Sono sconsigliate rotazioni con altre crucifere.

 

Varietà

Le varietà coltivate sono numerose e vengono classificate in base alla forma e colore della radice od alla stagione di coltivazione. Le varietà più diffuse in Italia per i ravanelli tondi e rossi sono Cherry Belle e Saxa, per quelli bianchi ed oblunghi Candela di Ghiaccio, mentre per i ravanelli rossi ed oblunghi Candela di Fuoco, Ravanello Lungo o Torino o Tabasso.

 

Tecnica colturale

Il ciclo colturale dura da un minimo di tre settimane, nel periodo estivo, ad un massimo di 2-3 mesi durante l'inverno.

Dopo l'aratura, si effettuano lavorazioni (frangizollatura) per la rottura delle zolle ed appianamento del terreno, cui far seguire un ulteriore amminutamento del terreno; prima della semina è opportuno effettuare una rullatura. I concimi fosfatici e potassici vengono distribuiti in presemina.

Si utilizzano da 4 a 8 kg/ha di seme con semina manuale; e da 2 a 3 kg/ha con semina meccanica di precisione, con distribuzione superficiale (1-2 cm di profondità).

La distanza tra le file è di 10-15 cm, e 3-4 cm sulla fila.

L'azoto viene distribuito frazionato in presemina e in copertura.

Abbisogna di frequenti irrigazioni.

La coltivazione del ravanello può essere praticata anche con tecniche di coltivazione fuori suolo.

 

Raccolta, produzione e conservazione

La produzione ad ettaro è di circa 30 quintali. Il ravanello viene commercializzato confezionato in mazzetti, pronti per il consumo, provvisti di foglie, o, più raramente, in sacchetti, privo di foglie.

 

Avversità e parassiti

Il parassita più dannoso è l'Altica del cavolo (Phyllotreta spp.) che danneggia le foglie sia allo stadio di larva che adulto.