CONCIMAZIONE MINERALE DELL’ORTO

La concimazione minerale è la pratica che permette l’apporto di nutrienti, esclusivamente di origine minerale, necessari all’armonico sviluppo delle colture vegetali.

Per una corretta concimazione si devono necessariamente prendere in considerazione le singole  necessità  delle colture, nonché le particolari condizioni del terreno che le ospita.

Gli elementi minerali possono essere suddivisi in due tipi:

-         Macroelementi: cioè assorbiti in quantità decisamente notevole dalla coltura (N, P, K);

-         Microelementi: assorbiti in quantità limitate o molto limitate (S, Ca, Mg, Fe, Mn, Zn, Cu, Mo).

L’entità di tale assorbimento è indipendente dall’importanza biochimica dell’elemento, che comunque rimane sempre elevata.

Per quanto riguarda i macroelementi, si possono sommariamente classificare i concimi minerali rispetto ai nutrienti contenuti in quantità prevalente: Azotati (N), Fosfatici (P), Potassici (K), indicati in etichetta con una sequenza di tre numeri che rappresentano le rispettive percentuali degli elementi  sul peso complessivo.

Se tali macroelementi sono contenuti in quantità comunque rilevanti, si classificano in:

-         Semplici, un solo macroelemento (es.: 26,0,0, (Nitrato ammonico))

-         Complessi Binari, con la presenza di due macroelementi (es.: 18,46,0, (Fosfato biammonico));

-         Complessi Ternari, con la presenza di tre macroelementi (es.: 10,10,10);

 

Per una ottimale concimazione è indispensabile eseguire una preventiva analisi del terreno, che permetta una scelta razionale nell’ampia disponibilità che il mercato dei concimi offre.

Infatti sono spesso osservabili squilibri nutrizionali collegati a concimazioni errate, con carenze evidenti (in genere di microlementi), oppure con apporti eccessivi che determinano scarsa resistenza nei confronti dei parassiti o allettamenti della coltura.

Ovviamente tali analisi, indispensabili considerando ampie superfici colturali, possono risultare  esagerate se riferite a piccole superfici; quindi  in quest’ultimo caso è sempre meglio orientarsi su concimi organici  o mistorganici che, in virtù della loro origine, rilasciano lentamente nel tempo tutti i diversi elementi (macro e micro), in seguito ai  processi di mineralizzazione.